29 apr 2020

COME AFFRONTARE IL CAMBIAMENTO DI VITA IN QUESTA EMERGENZA? QUALCHE CONSIGLIO PER GESTIRE ANSIE, STRESS E ISOLAMENTO.




Probabilmente ci troviamo negli ultimi giorni di isolamento e alcuni di noi pensano a quando ripartiremo.  
Questo periodo rimane complicato e stressante. Partiamo dal pensiero che non è possibile per chiunque potersi distrarre se la mente è occupata a risolvere un problema. Attualmente siamo in quarantena, alle prese con la malattia o abbiamo un nostro caro ammalato?

La risposta alla domanda posta cambia completamente l'approccio che abbiamo con la giornata.

Credo che avere dei tempi scanditi aiuti sicuramente. Infatti tutti noi, sia giovani che meno, lavoratori, disoccupati, in compagnia o da soli, avevamo una routine di vita che ora non c’è più, abitudini e ritmi che sono cambiati profondamente. Va dunque ripresa una routine di vita in modo diverso, ma alcune cose vanno mantenute oppure create se non le abbiamo mai avute.

Un esempio: andare a letto la sera e svegliarsi al mattino in orari prestabiliti, cercando di mantenerli costanti. Così anche il momento dei pasti va regolato con orari e modalità: preparare, apparecchiare, disfare la tavola e pulire. Possiamo creare un menù, questo ci aiuterà sicuramente anche nella programmazione della spesa settimanale che in questo modo potrà essere fatta con meno ansia di dimenticare qualcosa.

Occorre dunque scandire il proprio tempo del lavoro (se si è impiegati), quello libero e i momenti dedicati alla famiglia e ai figli. Questo sarà più rilassante per voi e anche per chi vi è attorno. Ricordatevi sempre di essere accoglienti con i vostri pensieri e le difficoltà con chi vi sta accanto. Non ci si può distrarre se la mente è occupata a risolvere un problema.

RELAZIONI AFFETTIVE😘

Se volete tenere vivi dei contatti e non sapete come farlo, oppure se non avete avuto modo di sentire delle persone ma volete essere discreti, potete inviare un messaggio dicendo che state pensando a quella persona e sperate che tutto vada bene. Sarà l’altro a rispondervi o meno. Per quello che ho potuto verificare fa sempre piacere ricevere un contatto e rispondono tutti con entusiasmo. 

Ad esempio: “In un momento così complicato, spero che tu stia bene”.

RELAZIONI AMOROSE:💓

Avete la/il fidanzata/o a distanza, perché magari siete nella stessa città o in due città o regioni diverse, ma non potete incontrarvi. Questa situazione rappresenta una grande sfida: se il proprio partner è spaventato o annoiato, vuol dire che vi mancano le coccole, l’amore, il sesso.

Oggi abbiamo a disposizione tantissimi strumenti ed opportunità digitali, ma tutto ciò non potrà mai sostituire una persona. Allora possiamo fare e condividere cose insieme; ad esempio vedere lo stesso film, preparare una ricetta simile, guardare dei video, ascoltare musica e canzoni preferite oppure scegliere di intraprendere nuove esperienze o attività mai sviluppate.

E’ necessario dunque trovare un possibile equilibrio di coppia tra sfogo/condivisione, mantenere degli appuntamenti, degli impegni comuni. Magari dopo aver guardato lo stesso film o programma televisivo, può essere interessante telefonarsi e parlarne insieme. Anche progettare, perché no, una stessa tipologia di lavori da eseguire nei rispettivi appartamenti.

Il sentimento unitario di cui possiamo fare esperienza è quello che ci dovrebbe unire in solidarietà gli uni con gli altri, nella solitudine della nostra dimensione, nel sopportare l’isolamento nei propri spazi, senza poter uscire di casa. Occorre rispettare quindi la responsabilità civica, la propria salute e quella degli altri in questa esperienza di privazione e frustrazione. Questo è il momento di iniziare a provare e sentire la libertà di connessione con noi stessi e con l’altro anche quando l’altro non c’è.

✋COSA NON FARE:

Non mettiamoci nella condizione di essere in un bivio, faccio questo o quello, oppure sentirsi in colpa perché non abbiamo messo a frutto questo tempo a disposizione come avremmo voluto. Questo status può creare solo frustrazione e tristezza. Dobbiamo essere accoglienti ed attenti con noi stessi e con coloro che abbiamo accanto. Rallentare i ritmi se necessario.

✌COSA FARE:

Possiamo fare qualcosa che riusciamo a portare avanti da soli: piccoli lavori o attività che ci danno soddisfazione. Devono avere delle caratteristiche: essere semplici, possibilmente manuali, con un inizio e una fine.
L’importante è che il raggiungimento del termine ci dia con certezza una soddisfazione nell’averlo finito. Pensiamo alle ricette in cucina oppure comporre un puzzle, colorare mandala, disegnare, dipingere, cucire e ricamare, fare lavori di bricolage o pulizie domestiche, ecc.

Un’indicazione importante va considerata rispetto alle notizie e alle informazioni.  E’ necessario informarsi, documentarsi e lo si deve fare. Magari possiamo farlo una volta al giorno, al mattino o alla sera, per avere bene un’idea di cosa sta accadendo a livello nazionale e locale. Ma può essere controproducente essere esposti più volte al giorno alle informazioni, per lo più negative ed allarmanti come in questo periodo. Non è utile dunque seguire in modo costante e continuo gli avvenimenti, ma questo ovviamente non vuol dire sminuire il contatto con l’esterno, altrimenti poi abbassiamo la guardia con la realtà.

Impotenza e responsabilità. Spero che questa esperienza sia utile a tutte/i noi.  
Che questi giorni possano sempre ricordarci che siamo fatti di carne ed ossa e non siamo infiniti e onnipotenti. Nessuno è un eroe: quelli esistono solo nella nostra fantasia e nell’immaginazione di grandi autori.

Siamo questo corpo che va rispettato, il nostro e l’altrui. Quando si sta male o si è stanchi è necessario restare a casa perché quando arriva la malattia o lo stress vanno ascoltati e ci si deve fermare per proteggere sè stessi e i nostri cari.


E’ bene riscoprire o fare esperienza dell’umiltà con la forza di saper chiedere aiuto. La responsabilità è quella che oggi ci tiene confinati tra le mura di casa. Spero che domani ci faccia tornare a stare con l’altro e vivere i rapporti sociali con più rispetto.

C’è chi oggi o domani dovrà fare i conti con i sensi di colpa propri e altrui, con il contagio e l’influenza di altre persone e all’essere sopravvissuti. Qualcosa va cambiato o non funzionava? Probabilmente nessuno sa rispondere a questa domanda. Diffido da chi ha certezze rispetto a cose non misurabili.

Quello che sappiamo è che alla fine di questo isolamento il mondo non sarà quello di prima e questa è l’unica cosa a cui possiamo prepararci.

-Dott.ssa Maria Aureli Assistente Sociale e Advanced Counselor-

Contatto Telefonico: +39 3287048758

La mia foto
San Benedetto del Tronto, Ascoli Piceno, Italy

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